Si è conclusa il 20 marzo un’edizione di successo della fiera d’arte moderna “ArtParma Fair”. La manifestazione ha avuto luogo nei week-end del 12-13 e 18-19-20 marzo 2022 presso il quartiere fieristico parmense nel padiglione 7 in concomitanza con Mercanteinfiera primavera, la più grande fiera di antiquariato d’Europa.
Nonostante il periodo difficile e le varie limitazioni, l’edizione si è conclusa con dati rilevanti ben 51 mila visitatori. Un format collaudato ha saputo interessare il pubblico con le sue accattivanti proposte sempre più prestigiose e ricercate per soddisfare la richiesta di cambiamento e sviluppo di una nuova creatività, nuove tendenze e stili. La manifestazione culturale è stata punto d’incontro tra pubblico, collezionisti, esperti del settore permettendo di entrare in contatto con le molteplici tendenze dell’arte, un importante momento di scambio e di confronto.
Questa edizione è stata dedicata anche al mondo giovanile alla ricerca del bizzarro, di accessori di moda, una nuova linfa e un nuovo potenziale. Nuove proposte che il pubblico ha saputo cogliere e premiare. Di grande effetto sono state le opere esposte di Enrico Pazzoni: un viaggio in una realtà dalle mille prospettive. L’artista scrive: “anni di esperienza con il materiale hanno portato alla volontà di espressione artistica tramite un’accurata ricerca iconografica volta alla creazione di bellezza, di significato. Il contrasto e l’atmosfera enigmatica dominano le opere che ad ogni sguardo mutano, lasciandosi scoprire. Ad ogni passo verso i quadri si ha l’impressione di avvicinarsi all’astrazione. La vicinanza all’opera allontana dalla realtà, ma la sua lontananza dona un realismo unico”.
Le incisioni su legno presentano solchi poi riempiti con resine e colori, il tutto poi fissato ancora con la resina. Una tecnica che richiede molta passione e attenzione al dettaglio. Il colore viene applicato in vari modi e creerà un’immagine finale di grande impatto con effetti di chiaro e scuro dando profondità e risalto ad alcuni segni più marcati. La densità del vuoto crea un gioco di relazioni tra pieni e vuoti. Il risultato: sinuose figure, volti enigmatici e sensuali… opere d’arte armoniose ben bilanciate. Il legno è scavato seguendo linee regolari, prevalentemente diagonali, l’artista dedica ad ogni quadro un trattamento personalizzato e studiato.
I nove giorni dedicati all’arte e all’antiquariato sono stati un connubio sviluppatosi sui 40mila mq di superficie espositiva distribuita in quattro padiglioni. Grande successo anche per la mostra collaterale “Partivano i bastimenti. Home sweet home America” curata da Massimo Cutò che ci offre immagini e storie su cui riflettere come pure la mostra “Olivetti storie d’ Innovazione” curata dall’Associazione Archivio Storico Olivetti di Ivrea.
Il prossimo appuntamento da segnare in agenda è previsto in ottobre dall’1 al 9. Le informazioni sono consultabili al sito www.mercanteinfiera.com la piattaforma che consente ai visitatori di essere sempre aggiornati.
Silvia Ceffa