Un tesoro quasi sconosciuto, ma dichiarato fin dal 2003 patrimonio dell’umanità dall’Unesco: i Sacri Monti di Piemonte e Lombardia, incantevoli dal punto di vista naturalistico, fortemente legati alla devozione popolare e ricchi di testimonianze storiche e artistiche. Nascono tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, con l’idea di creare in Europa percorsi di preghiera alternativi alla Terrasanta, all’epoca inaccessibile per la presenza dei Mori.
I frati minori, custodi del Santo Sepolcro, individuano un modello devozionale per Varallo, disegnato attorno al 1480, per costruirvi una “Nuova Gerusalemme”. Carlo Borromeo, vescovo di Milano, favorisce la creazione di altri Sacri Monti, come concreta espressione di fede e come baluardi contro gli eretici. A quello di Varallo, seguono i Sacri Monti di Crea, Orta, Varese, Oropa, Ossuccio, Ghiffa, Domodossola e Belmonte, oggi legati tra loro dal Devoto Cammino. Un viaggio, assolutamente inedito, alla scoperta di questi luoghi con l’aiuto di storici e archeologi, uomini di fede ed esperti d’arte, botanici e guardiaparco.
di Lucrezia Di Donna, Clara Iatosti e Armando Lorenzini
Sinossi puntate
Orta
Il nostro viaggio inizia qui, ad Orta, al confine tra Piemonte e Lombardia. Due amiche, una giornalista e una paesaggista, Clara e Lucrezia, ci accompagneranno in un itinerario-pellegrinaggio tra fede e bellezza, alla scoperta dei nove Sacri Monti siti Unesco, patrimonio dell’umanità dal 2003. Dalla fine del ‘500, il Sacro Monte di Orta è sempre stato meta di viaggio. Oggi come allora, arrivare sulla vetta, affacciarsi alle terrazze e ammirare il lago e la sua isola offre calma e serenità. Ispirati dalla vita santa di Francesco, alla cui vita santa il Sacro Monte è dedicato, la risposta alle domande dei visitatori verrà dal cuore.
Domodossola
Raggiungiamo il Monte Calvario di Domodossola, già romitorio del filosofo Antonio Rosmini e oggi sede dell’Istituto della Carità, fondato dallo stesso Rosmini nel 1828 e dedicato agli studi rosminiani. Le nostre pellegrine entrano in contatto con il pensiero rosminiano e visitano il Sacro Monte che, partendo dalla città di Domodossola, si sviluppa lungo il percorso della via crucis con l’ascesa al monte, dove sorgono le ultime cappelle e l’istituto.
Ossuccio
Sulla sponda occidentale del Lago di Como, regna l’armonia. Tra architettura e paesaggio, tra fede e bellezza, riparte il viaggio delle nostre pellegrine Clara e Lucrezia. Oggi sono ad Ossuccio, nel comune di Tremezzina, per visitare il Sacro Monte, riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco dal 2003. Una via ripida fatta di ciottoli è punteggiata da piccole cappelle votive, che si snodano lungo il sentiero fino alla sommità del colle, fino ad un panorama senza uguali. È la casa della Madonna del Soccorso, simbolo del territorio, luogo di fede, preghiera e silenzio,
Varallo (Prima parte)
Eccoci a Varallo, il primo dei Sacri Monti e il modello ideale a cui tutti gli altri hanno guardato. A partire dai primi anni del Cinquecento, regista del del Sacro Monte fu il pittore, scultore ed architetto Gaudenzio Ferrari: cresciuto, egli stesso, di pari passo con il Sacro Monte, lavorò al suo sviluppo sino al 1529. È stato il progettista di alcune cappelle, tra cui la più importante, quella della Crocifissione. È stato anche autore di numerose statue (prima in legno, poi in terracotta) e di affreschi che, nelle cappelle, fanno da sfondo e completamento alle scene della vita di Gesù. L’episodio si conclude con la visita al sepolcro di Cristo.
Ghiffa
Protagonista il Sacro Monte della Santa Trinità di Ghiffa, un balcone privilegiato sul Lago Maggiore. Un Sacro Monte unico e meraviglioso, capace di toccare lo spirito e aprire alla contemplazione. Contemplazione che viene favorita dal paesaggio immersivo e dallo sviluppo architettonico, unico nel suo genere, che si dipana lungo solo tre cappelle, dedicate a un unico mistero: quello della Trinità.
Varese
Il cammino prosegue con il Sacro Monte di Varese. Conoscere questo Sacro Monte è stata una vera scoperta: lo scrittore francese Stendhal, amante dell’arte e appassionato dell’Italia, lo descrive stupito e ammirato. “L’aspetto del borgo disposto tutt’intorno alla chiesa è singolare. – riporta nei suoi appunti – Le montagne grandiose. Insieme magnifico: al calar del sole, noi vedemmo sette laghi. Credetemi, cari amici, ho potuto girare in lungo e in largo Francia e Germania senza ricavare simili sensazioni”. Tutto, architetture, opere d’arte, natura, è stato pensato per entrare in relazione con il pellegrino e coinvolgerlo. Nei volti delle statue, si possono vedere quelli degli antichi abitanti del luogo e dei pellegrini che nei secoli lo hanno scelto come meta.
Oropa
Immerso nel verde della montagna, lontano dalla vita quotidiana, il Santuario di Oropa è meta privilegiata, ogni anno, di pellegrini che giungono da ogni parte del mondo.
Oropa è un luogo di devozione con pochi eguali, come testimoniano i doni votivi alla Vergine Nera, madre e regina del santuario, e tante altre testimonianze e ricordi di chi – prima di noi – è passato di qui.
Belmonte
Di forte interesse artistico, benché non raggiunga i vertici di altri Sacri Monti del Piemonte, segnatamente quello di Varallo, le 13 cappelle si sviluppano lungo un cammino circolare sulla sommità del monte, con un percorso ad anello che parte dal santuario e vi fa ritorno. Le cappelle ospitano statue ed affreschi con le scene della Passione di Cristo, straordinari passaggi del nostro viaggio spirituale, giunto a una delle sue ultime tappe.
Varallo (seconda parte)
Il ritorno al Monte Varallo è l’ultima meta del viaggio nei luoghi dello Spirito alternativi alla Terra Santa. Un cammino alla scoperta di monti ricchissimi di storia e testimoni della devozione dei pellegrini che, nel corso dei secoli, sono saliti fin sulle cime per un momentaneo distacco dal travaglio della quotidianità, alla ricerca di fede e bellezza. La basilica dell’Assunta è la meta finale del percorso devozionale ed è il fulcro dell’ultima puntata.