“Dalle radici al cielo”

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“Dalle radici al cielo”

Mostra/Evento presso lo Spazio Moderno di Arona

Lo Spazio Moderno, situato in via Martiri della Libertà 38 ad Arona, ha ospitato nei giorni 18-19-20 giugno 2021 la mostra che ha avuto come tema il nutrimento dell’anima.

Il progetto, basato su una sequenza di opere materiche, ha previsto un’esperienza che ha coinvolto tutti i sensi e un percorso che ha evocato e risvegliato canali di percezione spesso poco utilizzati.

Come afferma San Tommaso D’Aquino: “Nulla è nella mente che prima non sia stato nei sensi”

Tutta la mostra finalizzata a promuovere benessere, armonia, equilibrio ed energia ha portato il visitatore alla riscoperta del bello e del prendersi cura di sé.

L’evento, curato da Silvia Ceffa, ha messo al centro l’arte nelle sue molteplici declinazioni pittura, incisione, fotografia, musica, poesia e performance ed è stato apprezzato per l’innovazione nel voler sperimentare e  presentare opere senza censura che passassero il messaggio dell’accettazione del proprio corpo e della necessità di dedicare del tempo allo stare, al silenzio e all’ascolto.

Il gruppo di artiste che hanno partecipato ha scelto come indicativo il motto “le donne osservano”, creando così un collettivo tutto femminile.

Esse sono Arianna Casale pittrice e operatrice del benessere, Anna Maria Russo poetessa e scrittrice, Giulia Marone incisore e fotografa, Giulia Marzocca voce sciamanica e astrologa e Mariangela Mazzeo pittrice e scenografa.

Durante i giorni di apertura della mostra sono stati organizzati numerosi eventi tra i quali letture Oracolari di I Ching con Arianna Casale, reading di poesie di Anna Maria Russo tratte dal suo libro, set di fotografia di Giulia Marone, live painting realizzato in collegamento da Londra dall’artista Mariangela Mazzeo e due workshop: “dal seme al fiore” workshop esperienziale e “il respiro del sole” workshop sciamanico tenuti da Giulia Marzocca.

La novità che ha incuriosito maggiormente i visitatori è stata la visita guidata tenuta dalla curatrice Silvia Ceffa che ha creato un percorso sensoriale alla scoperta delle opere in mostra.

Spesso è difficile comprendere le opere esposte, cogliere il loro messaggio,conoscere il progetto e il lavoro che sta dietro la realizzazione e scoprirne la simbologia, ecco perché una guida rende tutto più fruibile e il visitatore attento diventa parte integrante dell’esperienza espositiva.

Mariangela Mazzeo ha esposto tele di grande formato con la tecnica olio su tela dedicate al tema della mitologia. Anna Maria Russo ha realizzato reading poetici accompagnati dalla musica di Arianna Casale tratte dal suo libro “liturgia della parola” che presenta 18 poesie accompagnate da illustrazioni.

“Una mano sul cuore non pesa niente, l’importante è che non lo copra”, si tratta si riflessioni e considerazioni su una realtà in cui le emozioni si fanno contrastanti,è una poesia scomoda, lucida che non si preoccupa dei giudizi degli altri e restituisce una coscienza critica dei tempi con un linguaggio non di certo superficiale che sconfina le sicurezze.

Arianna Casale ha presentato una serie di opere dove il suo obiettivo è quello di creare su tela o su carta le emozioni di pelle.

I soggetti vengono raffigurati con organi e viscere per rappresentare il loro rapporto psicosomatico e sono tutti di natura introspettiva: vere e proprie urla di ribellione verso uno spettatore cieco.

L’artista Marone lavora su due temi quello del cibo e quello del corpo femminile.

In mostra ha presentato il filone riguardante il corpo femminile lavorando sull’accettazione di sé ed esprimendo idee ed emozioni attraverso il segno.

Le incisioni legate al corpo sono parte di un progetto sui segni, una sperimentazione nella tecnica che unisce fotografia ed incisione .

Le fotografie, stampate su carta cotone, valorizzano l’aspetto delle linee curve e sottolineano parti del corpo che caratterizzano da secoli l’icona del femminile affrontandole come vuoti e pieni.

Si tratta infatti di raffigurazioni di parti del corpo, un corpo disunito in cui le singole parti sono dotate di significato e diventano l’oggetto della rappresentazione umana, il dettaglio è una parte del tutto.

Giulia Marzocca lavora sul corpo, il misticismo, lo sciamanesimo e l’astrologia e mescola in se stessa tutti questi aspetti coniugandoli nella ricerca della bellezza che scopre essere il motore della sua esistenza. Si occupa di cura dell’anima e crea eventi olistici.

Il percorso della mostra e della visita guidata ha previsto delle stazione ove fermarsi a riflettere sul tema proposto in quell’area. Ogni stazione era evidenziata dalla presenza di una candela colorata e profumata con oli essenziali che il visitatore poteva prendere e annusare attraverso un dischetto imbevuto di tale essenza. Il tema dalle radici al cielo era ben evidenziato infatti alla prima sosta ove era posta la candela nera con le radici si avvertiva profondità, nero, utero, la madre terra, alla seconda con candela marrone e corteccia veniva rappresentato lo sviluppo verso l’alto quindi la protezione e il primo contatto con l’esterno, seguiva la candela verde e le foglie il cui colore rappresenta la capacità, il movimento, la libertà e le nuove idee sino ad arrivare all’ultima quella rossa e ai fiori che suggerivano il fuoco, espressività piena, lo sbocciare ovvero la fiducia.

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